Arch Puddington di Freedom House ha scritto un editoriale sul Washington Post commentando i progetti di riforma dell'ICANN.
Il Dipartimento del Commercio U.S.A. e' riuscito sinora a non esercitare troppe pressioni su ICANN, nonostante ne sia di fatto il proprietario. Sicuramente vi potrebbero essere assetti che tutelino maggiormente la natura individualistica ed eminentemente non-statale, non coercitiva di Internet ma siamo sicuri che le Nazioni Unite potrebbero garantire la stessa indipendenza ?
l'ONU al momento ha permesso a dittature collettiviste e a stati totalitari di presiedere comitati per i diritti umani e la liberta' di stampa; immaginiamo cosa potrebbe succedere se la Birmania o Cuba fossero i presidenti di turno dell'Ente di supervisione per Internet. "Although U.N. officials deny any intention to broaden ICANN's mandate, past U.N. experience suggests that a limited mission can gradually expand into unanticipated territory under the relentless pressure of determined member states. "
lunedì, novembre 14, 2005
ICANN all'ONU? No grazie abbiamo gia' RAI e GranMa
Posted by Unknown at 1:56 PM
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