Sul Corriere della Sera Angelo Panebianco spiega perche' Fassino ha detto qualcosa di nuovo giovedi' scorso, al convegno sinistro su Israele:
"Dire che la Palestina dovrà ospitare, fianco a fianco, due democrazie significa congedare due verità di fede che la sinistra italiana ha abbracciato per lunghissimo tempo. Il primo tabù infranto riguarda Israele. Se si valorizza la democrazia, il giudizio su Israele, unica vera democrazia del Medio Oriente, diventa molto più benevolo e simpatetico di quanto non sia stato a lungo: non il brutale stato militarista oppressore dei palestinesi come per anni lo si è dipinto, ma una democrazia i cui standard di civiltà sono simili ai nostri, una democrazia spaventata, che lotta per la sua sicurezza (facendo anche, come è inevitabile, molti errori), circondata da milioni di uomini a cui è stato insegnato che distruggere l’«entità sionista » è fare la volontà di Dio. Il secondo tabù riguarda i palestinesi. Perché se ciò che si vuole non è uno «Stato palestinese » qualsiasi ma una democrazia, allora ne consegue che non tutto può essere scusato, che occorre essere esigenti con i palestinesi, appoggiare solo quei leader e quelle azioni che vanno nella direzione della costruzione della democrazia."