Frederick Kempe sul Wall Streeet Journal riporta il timore maggiore del decano degli studiosi di infulenze aviarie, Robert G. Webster.
Con la stagione migratoria in azione, milioni di uccelli passeranno dall'Asia all'Africa , nelle zone del Lago Vittoria, vicino ad una delle aree a maggior densita' di persone infette da HIV o comunque con strutture sanitarie che renderanno difficile tenrne sotto controllo la diffusione e gli sviluppi (come testimoniato da Laurie Garret, del CFR).
Esiste il rischio, secondo Webster, che tali persone possano fare da "portatori sani" del virus, lasciandogli il tempo di mutare in una forma in grado di infettare direttamente gli esseri umani, cosa che al momento e' impossibile e preveiene il rischio di una pandemia.
Infatti. l'influenza aviaria uccide a causa della eccessiva reazione del sistema immunitario al virus influenzale. Nel caso dei pazienti sieropositivi, tuttavia, il sistema immunitairo e' debilitato e quindi potrebbe dar eluogo a reazioni sufficientement deboli da far sopravvivere il malato, trasformandolo in un portatore sano, dove il virus si potrebbe replicare - fino, potenzialmente, a mutare in una forma trasmissibile direttamente da uomo a uomo.
Quali sono le probabilita' che cio' avvenga? Non lo sappiamo ancora, prosegue Kempe.
L'articolo merita di essere letto integralmente: vi sono note storiche interessanti sullimpatto delle pandemie nei secoli e di come una pandemia potrebbe devastare l'economia ed il benessere mondiali, smepre piu' dipendenti dalla liberta' di movimento.
Tale interdipendenza e' nota e sta, fortunatamento, sottolineando la maggior capacita' di adattamento delle istituzioni nazionali: ormai 6 nazioni su 10 hanno un piano anti-pandemia.
Per finire, anche il Weekly Standard
ha dedicato la propria storia di copertina all'aviaria, ma in tono ben differente, cercando di calmare gli animi.
martedì, novembre 22, 2005
L'ultimo incubo - AIDS + aviaria?
Posted by Unknown at 2:14 PM
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