lunedì, novembre 14, 2005

Cuore a sinistra, portafogli a destra per Celentano e Benigni

“IL TEMPO” (via Dagospia.com) documenta l'entusiasmo con cui eludono i moralisti de noantri. Franco Bechis ironizza e ha perfettamente ragione. Leggete qua:

"Se il Clan Celentano durante gli anni bui di Berlusconi al potere ha goduto di una pressione fiscale del 14,92%, come documentato da “Il Tempo” nei giorni scorsi, Benigni e la moglie Nicoletta Braschi si sono visti portare via dal fisco appena il 4,49% dei sudatissimi guadagni. Questo mostrano i bilanci della Melampo cinematografica srl (la società di produzione dei film) negli anni 2001-2004 in cui il centrodestra è stato al potere [...] il fatturato dei Benigni ha sfondato il tetto dei cento milioni di euro.

I ricavi complessivi nell'era berlusconiana sono stati infatti di circa 107 milioni di euro, e l'utile,[...] è ammontato comunque a 10,2 milioni di euro, qualcosa come venti miliardi di vecchie lire. Secondo le relazioni di bilancio [....], al fisco nello stesso periodo sono stati versati in tutto 458.535 euro, pari appunto al 4,49% di quanto guadagnato.
[...]
Un quadro fiscale, è bene precisarlo, perfettamente consentito dalla legislazione italiana, e quindi senza rischio di incappare nelle norme anti-evasione."


Non e' finita: l'entusiasmo dei nostri Robespierre si estende anche alle critcatissime misure una tantum di Tremonti:

"Anche le leggi più contestate da quel fronte politico hanno fatto comodo alle nuove bandiere del centro sinistra. Il comico toscanaccio nella sua Melampo non ha disdegnato l'utilizzo dei vantaggi offerti da quel criticatissimo condono fiscale di Tremonti. Tanto che ha aderito al primo condono accantonando per versarli al fisco e chiudere possibili contenziosi su anni passati più di 315 mila euro durante il 2002. L'anno successivo, alla riapertura dei termini del condono fra i fischi parlamentari del centro-sinistra e le grida di piazza contro la finanza facile e permissiva, Benigni non ha rifiutato nemmeno la nuova occasione. Anzi, vi ha aderito versando altri 155.780 euro sperando così di chiudere qualsiasi partita del passato con l'Agenzia delle entrate. In tutto il comico, regista e attore toscano ha versato 471.284 euro per la chiusura delle pendenze. Il suo personalissimo scudo fiscale."


Complimenti... meglio dei furbetti del quartierino, insomma.

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