Ma talvolta e' piu' dolce sentirlo per certa gente, che si crede sempre al di sopra di essa... Tafferugli attorno al cantiere della Tav, " L'europarlamentare di Rifondazione Comunista Agnoletto: «Preso a calci dagli agenti»"
Agnoletto deve considerarsi fortunato: negli stati comunisti che tanto apprezza, una dimostrazione davanti ad un cantiere comportava ben di peggio!
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«Sono stato spinto dalla polizia, hanno cercato di colpirmi con un manganello. Sono finito a terra e mi hanno preso a calci, mentre insieme ad altri europarlamentari cercavo di mediare tra la popolazione e le forze dell'ordine».
In primis, non c'e' un bel nulla da mediare: quella gente non poteva andare oltre. Punto. Basta.
e poi, la popolazione o i manifestanti? Ben diverso - in conto e se la polizia impedisse l'accesso a casa propria agli abitanti, un conto se stessero cercando di mantenere sgombra una proprieta' privata.
Il racconto è di Vittorio Agnoletto, europarlamentare di Rifondazione Comunista. «Stavamo discutendo in Località Passeggeri, vicino al bivio che porta a Venaus - spiega Agnoletto - dove le forze dell'ordine bloccano l'accesso. Chiedevamo che si facesse passare la gente, tenevamo le braccia alzate.
Ossia, Agnoletto ha cercato di abusare della propria posizione di Europarlamentare per commettere e far commettere una violazione di legge.
All'improvviso la discussione è degenerata e mi sono ritrovato a terra».
Traduzione: non e' piu' riuscito a tenere al guinzaglio i miei "pacifici" manifestanti, che aveva condotto sin li' da Torino belli carichi ed e' finito per terra.
La versione della Questura e' invece questa:
LA QUESTURA: «NESSUNA CARICA» - Diversa la versione dei fatti fornita dalla questura di Torino: le forze dell' ordine in servizio a Venaus stanno compiendo solo «un' opera di contenimento, non vi sono stati nè sgomberi, nè cariche». Anche sull'episodio riferito dall' europarlamentare Vittorio Agnoletto le forze di polizia hanno precisato che «non è stato colpito. Anzi è stato aiutato a rialzarsi da terra, quando è caduto per la ressa».
Il lupo che si fa agnello, insomma.