La migliore della nottata: l'agenzia di rating Standard And Poor's ha posto in osservaizone il rating di Moody's, l'altra grande societò di rating USA. Il motivo: "Crediamo che vi saranno rischi aggiuntivi per Moody's e per le agenzie basate negli USA, dopo la recente legislazione statunitense che potrebbe portare ad una riduzione dei margini ed aumentare i costi legali per i futuri contenziosi . In pratica, S&P sminaccia di declassare Moody's per esattamente i problemi che stanno entrambe avere, dato che si trovano nella medesima situazione. Un commentatore l'ha paraagenzia, è retrocessione Moody's, una agenzia di rating del credito, sulla regolamento preoccupazioni finanziarie, si comprometta di rating del credito agenzie. E 'come quella vecchia scenetta dove un clown si punta una pistola alla testa e urla "Smettetela o sparo!"
mercoledì, giugno 30, 2010
martedì, giugno 29, 2010
Grecia chiama CGIL: sciopero di 24ore
I sindacati greci mostrano una notevole somiglianza con quelli italiani. La reazione ad ogni problema, a quanto pare, è di scioperare: un dirigente sindacale ha appena annunciato la convocazione di uno sciopero generale ad inizio luglio per protestare contro la riforma delle pensioni, quellla riforma che porterebbe i greci a non poter più godere di una trentina d'anni di pensione in cambio di un paio di decenni di contributi. Quello che non vogiono capire, ovviamente, è che le proteste sono inutili : serviranno soltanto ad affossare ancora di più un'economia sull'orlo della bancarotta ed un governo che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, non è illiquido, ma insolvente. Il fallimento, pardon la ristrutturazione, è quasi inevitabile a meno di sforzi eroici. Da quel che vediamo, la tragedia si sta già trasformando in farsa, anche se dubitiamo che alcun sindacalista d'ascendenza FIOM e di discendenza comunista riuscirà mai a cogliere l'amara ironia di un sindacato che sta devastando il futuro dei lavoratori.
Debacle dei titoli di stato periferici e BCE
Ulteriori segnali di fragilità del mercato: La BCE conferma la chiusura di uno dei programmi di finanziamento straordinario per le banche ed il mercato vira al peggio.
Continua
lunedì, giugno 28, 2010
Un Tea (party) a Roma
Veni, vidi , vici? La strada è lunga, ma i primi passi sono stati fatti: sabato abbiamo avuto la soddisfazione di vedere il primo Tea Party a Roma, nonostante una meteorologia inclemente con tanto di pioggia monsonica ed una burocrazia altrettanto capricciosa (e per fortuna che, nominalmente, siamo tutti a destra). In fondo, il semplice fatto che si sia tenuto un Tea Party a Roma, normalmente considerata città-simbolo dello statalismo, non può che essere di buon auspicio.
Oltre a Roma, questa settimana ha visto i Tea Party di Aversa ed Alessandria. Avanti così, per ricordare alla nostra classe politica un fatto semplice quanto scomodo: i livelli attuali di esazione fiscali non sono soltanto immorali e deleteri per i cittadini, ma anche dannosi per gli stessi politici. Una volta rovinati i contribuenti, di cosa pretenderà di nutrirsi l'ipertrofica macchina statale?
Pere di saggezza
Posted by Unknown at 10:45 AM |
Labels: Destra , Liberalismo , Pera , Silvio Berlusconi
sabato, giugno 26, 2010
Basta debito: come tutte le droghe, sta smettendo di funzionare
La ripresa sembra indebolirsi. Significa che la Fed dovrebbe ricominciare ad acquistare debito pubblico e privato, pompando liquidità e sostenendo i livelli attuali di debito e tassi? Da Annaly Capital Management ecco un'ottima sintesi dei motivi per cui sarebbe un errore devastante, simile a quello già compito dai giapponesi. Non soltanto si tratta di un'operazione dannosa nel lungo periodo, ma l'efficacia della droga debitoria diminuisce ad ogni successivo stimolo e quindi rischierebbe di risultare inutile anche nel breve termine.
(Hat tip: PragCap)
Some recent economic data (like today’s downwardly-revised “final” reading on 1Q 2010 GDP) have suggested that the economic recovery is waning. Not surprisingly, talk of additional stimulus has started to show up. A widely circulated column from today’s UK Telegraph titled “Ben Bernanke Needs Fresh Monetary Blitz as US Recovery Falters” theorizes that the Fed is debating further asset purchases. The rationale is that since there is reduced appetite for further fiscal stimulus, the Fed will pick up the baton and expand its balance sheet, possibly to $5 trillion.
Our modest proposal? Don’t.
The Fed should certainly do its part to facilitate the orderly functioning of financial markets, through the various lending facilities it has already set up (and in some cases shut down). But more asset purchases? What is the point? The 10-year Treasury is already approaching 3%, and corporate borrowing rates are more than reasonable on an absolute basis. 30-year fixed mortgage rates are already at brand new lows, and this is after the Fed concluded its Agency MBS purchase program.
There is an iron-clad law in economics called the law of diminishing marginal returns, which usually refers to labor. The more workers you continue to add, holding all other inputs constant, the less productive are those additional new workers. As we’ve already seen by looking at the money multiplier, the Fed’s balance sheet is also subject to diminishing marginal returns. The Fed’s expansion of the monetary base is having a smaller and smaller effect on the overall money supply. We believe further growth of the Fed’s balance sheet will have an even smaller effect than the first expansion, which seems to have only given us a ripping year-long rally in risk assets.
In the light of calls for new government stimulus, we should point out that the same law of diminishing marginal returns applies to total debt outstanding in the economy. As the total amount of debt to GDP has grown, the marginal return of an additional dollar of debt has shrunk dramatically. The chart below breaks out by decade the addition to GDP per each additional dollar of credit market debt outstanding.
To construct this chart, we looked at the nominal growth in GDP and divided it by the nominal growth in total credit market debt outstanding. As you can see, in the 1960s each additional dollar of debt created just over $0.65 of GDP. The 1980s saw this ratio cut in half to $0.34 dollars of marginal GDP per $1 of marginal debt, and we have since cut that in half again to $0.18 of GDP per $1 of debt created. We seem to be quickly approaching a level of total debt outstanding where additional indebtedness doesn’t add to economic growth at all. And the Fed has already reached a level in its Federal Funds Rate where it can’t cut any lower.
Attempts to stop a deleveraging economy with quantitative easing and government deficit spending have reached a point of no (marginal) return. Recessions, though painful, have the effect of purging the economy’s excesses and setting the stage for future growth. Preventing this process often causes more problems than it solves. Just ask the Japanese.
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"Posted by J.C. Falkenberg at 3:43 PM |
Labels: crisi finanziaria , Debito , Economia , Fed
Obiettivo Lavoro e gli azzurri
Piacerebbe a tutti noi che dovessero occuparsi del ricollocamento di una dozzina abbondante di brocchi di ritorno dal Sudafrica: il loro lavoro non è stato giusto e speriamo non sia sicuro.
A margine, è singolare la lieve ipocrisia di una società che proclama di essere "il Gruppo italiano specializzato in Qualità dell'offerta e Responsabilità sociale" e che impiega però la stessa retorica di coloro che vorrebbero eliminare anche le poche libertà recuperate al mercato del lavoro. La responsabilità sociale di un imprenditore è quella di portare ottimi prodotti a prezzi competitivi e di svolgere bene il proprio lavoro, non di scusarsene e foraggiare chi nega loro cittadinanza sociale. Con imprenditori tanto coraggiosi ed orgogliosi del proprio lavoro, a chi servono gli apologeti del collettivismo?
Posted by J.C. Falkenberg at 12:01 PM |
Labels: coop , cooperazione , Italia
giovedì, giugno 24, 2010
Tea Party per la libertà
Posted by Unknown at 12:02 PM |
Labels: Tea Party , Tocqueville
lunedì, giugno 21, 2010
Il mito californiano delle "tasse troppo basse"
La crisi californiana non si è risolta, ma lo strapotere del complesso sindacal-progressista che l'ha prodotta sta contaminando il quadro nazionale.
Lo strapotere sindacale ha innescato un circolo vizioso: salari altissimi, dipendenti in eccesso,qualità bassa. Grazie alle risorse derivanti dai contributi obbligatori ed alla pratica di esigere prestazioni "volontarie" più o meno retribuite, i sindacati sono diventati i maggiori donatori per le campagne politiche nello stato, sia in termini di denaro che di militanti e sono fra i maggiori acquirenti di spazio sui media. Il risultato è un potere di manovra tale da dominare i politici che dovrebbero controllare la macchina amministrativa l'appoggio dei sindacati viene offerto ai candidati di sinistra più attivi nelle tematiche classiche della sinistra postcomunista, utili a distrarre l'elettorato con slogan alla moda e, poi, a restituire il favore sottobanco nella gestione ordinaria della burocrazia statale.
(Illustrazini tratte da City Journal)
Posted by Unknown at 11:33 AM |
Labels: Arnold Schwarzenegger , California , Proposition 13 , Sindacato
sabato, giugno 19, 2010
Praticamente una vittoria nel regno della palla ovale
Tralasciando il calcio e parlando di cose serie, Il Sudafrica è l'attuale detentore della Coppa del Mondo di rugby . Considerando che i blasonatissimi francesi si sono fatti asfaltare 42-17 pochi giorni fa, si può dire che L'Italia del rugby ha fatto un figurone con il nostro 29-13 . Siamo arrivati a vincere un tempo, per la prima volta, contro gli Springboks
Avanti così!
venerdì, giugno 18, 2010
91 Banche USA non pagano il Tesoro
Liberali, liberal e socialisti italioti
Posted by J.C. Falkenberg at 1:03 PM |
Labels: Liberalismo , Socialismo , spesa pubblica
Sanità, grimaldello per la spesa
LA diligenza non è ancora partita, ma l'assalto è già cominciato. Contro le ipotesi di taglio di una delle grandi fabbriche di sottogoverno,sprechi e rendite parassitarie, ecco levarsi la voce dell'ennesimo ministro preso in ostaggio da coloro che dovrebbe controllare, se non dirigere: Fazio spera di evitare il blocco del turn over nella sanita', oltre che un sano emendamento sui precari del settore. Prima dovrebbe spiegarci in cosa un burocrate dell'ASL sia differente da uno al ministero, o perché i "precari " della sanità siano superiori a quelli altrui. Altrimenti, questo sarò soltanto l'inizio della fine per quel poco di disciplina imposto alle centrali di spesa.
giovedì, giugno 17, 2010
L'ipocrisia di Obama su BP
Posted by Unknown at 2:56 PM |
Labels: Barack Obama , BP , Golfo del Messico
Per Obama i sindacalisti sono più importanti del disastro nel Golfo
Posted by Unknown at 10:46 AM |
Labels: Barack Obama , BP , Golfo del Messico
mercoledì, giugno 16, 2010
Economia sociale ? Socialista
Altro che economia sociale di mercato, come ironizzano Libertiamo.it: sono troppo gentili con lorsignori in Parlamento. In Italia stiamo sperimentando quella che definirei economia socialista con elementi parodistici di mercato; non offendiamo il povero Erhard, che inventò la definizione di "economia sociale di mercato"; rispetto ai nostri politici sembrerebbe un incrocio fra Ron Paul e Mrs. Thatcher. Nella nostra povera penisola, abbiamo prima avuto la gioia della "terza via" corporativa, poi la "terza via" della cosiddetta economia mista, con i risultati che tutti conosciamo: lo spreco dell'occasione storica del miracolo economico, l'arricchimento di una vasta classe di sottogoverno e di faccendieri dediti alla raccolta di rendite parassitarie o quasi ed erroneamente definiti "imprenditori", l'impoverimento e la sclerosi di una nazione intera. Prima di blaterare di mercatismo, dovremmo smetterla d'illuderci di aver trovato terze vie, chimere che permetterebbero ai politici di avere la botte piena da spartire con le proprie clientele e la moglie ubriaca che lavora in maniera efficiente.
Posted by Unknown at 4:00 PM |
Labels: corporativismo , Economia , giulio tremonti , Liberalismo , Socialismo
Sondaggi: Obama peggio di Bush nella gestione dell'emergenza nel Golfo
Posted by J.C. Falkenberg at 11:25 AM |
Labels: Barack Obama , BP , George W. Bush , Golfo , USA
L'FMI arriva in Spagna?
Nonostante il rally dei mercati, la fragilità della situazione è evidenziata dal fatto che la notizia ha immediatamente generato voci di un piano da 250miliardi per aiutare Madrid. Le voci sono state smentite dalla Commissione Europea, ma la situazione è talmente seria da far sospettare che il piano esista, ma che non si vogliano spaventar ei mercati discutendone apertamente. La Spagna ha un serio problema di deficit pubblico, un debito in rapido aumento, un sistema bancario in crisi ed un'economia in profonda crisi, legata ad un mercato immobiliare che mostra ben pochi segni di ripresa e con ben pochi settori in grado di avvantaggiarsi della debolezza dell'euro in maniera abbastanza significativa da far uscire la nazione dalla recessione. Per il momento, le aste dei titoli di Stato stanno avendo successo, ma non è chiaro quanto questo sia il risultato della fiducia degli investitori o invece della moral suasion della banca centrale spagnola verso le "proprie" banche, incentivate ad acquistare titoli, per non parlare delle operazioni di acquisto diretto di obbligazioni da parte della BCE.
Le grandi aziende spagnole, nelle parole del presidente del colosso bancario BBVA, stanno avendo sempre più difficoltà a finanziarsi sui mercati esteri, uno sviluppo comprensibile data la pessima reputazione della nazione che le ospita e la concorrenza sempre crescente del debito pubblico sovrano. La difficoltà di finanziarsi toglie ulteriormente ossigeno ai piani di investimento e sviluppo del settore privato, riducendo le probabilità di una forte ripresa indispensabile per un rientro dall'emergenza fiscale.
Come abbiamo scritto più volte, è la Spagna il vero problema dei cosiddetti PIGS, non la Grecia. E la struttura della SPV alla base del progetto di salvataggio paneuropeo , con tutti i suoi problemi, sta per essere seriamente messa alla prova.
Immobiliare ad Hong Kong: la bolla scoppia?
Posted by J.C. Falkenberg at 8:19 AM |
Labels: Cina , Hong Kong , Immobiliare , Mercati
martedì, giugno 15, 2010
War accounting
Posted by J.C. Falkenberg at 12:50 PM |
Labels: Economia , Iraq , libertarian
Paradossi intercettatorii
Il pm di Trani, Michele Ruggiero, ha posto sotto indagine per rivelazione del segreto istruttorio il direttore del Tg1 Augusto Minzolini, il cui telefono era sotto intercettazione, per aver rivelato a Paolo Bonaiuti, portavoce del presidente del consiglio, i contenuti dell’interrogatorio cui era stato sottoposto come testimone per l’inchiesta Rai-Agcom.
Il pm di Trani, Michele Ruggiero, potrebbe essere posto sotto indagine per rivelazione di segreto istruttorio per aver comunicato gli stessi contenuti dell’interrogatorio di Augusto Minzolini ad una giornalista del Corriere del Mezzogiorno. Sfortunatamente avendo utilizzando il telefono del tenente colonnello della GdF Salvatore Paglino, tenuto a sua volta sotto intercettazione per un’indagine relativa a fughe di notizie relative alle inchieste su Giampaolo Tarantini.
[...]PS: Il colmo è che Michele Ruggiero si era dimostrato “molto fermo” nel mantenere il suo segreto istruttorio su quella inchiesta persino nei confronti degli ispettori del Ministero di Giustizia: “Tutto quello che non e’ stato resonoto agli indagati non sarà reso noto agli ispettori”
"
Posted by J.C. Falkenberg at 11:21 AM |
giovedì, giugno 10, 2010
Mavi Marmara e pallottole vaganti
"Il quotidiano britannico Guardian, ripreso in Italia sia dal Corriere della Sera che dà la Repubblica ci racconta che gli attivisti imbarcati sulla Marmara sono stati uccisi con colpi in testa a bruciapelo, questo secondo le autopsie svolte in Turchia.
Si tratterebbe di pallottole da 9 millimetri, e secondo il medico legale turco che ha effettuato gli esami necroscopici Ibrahim Bilgen, 60 anni, è stato colpito per ben quattro volte alla tempia, al petto, ai fianchi e alla schiena. [...]
Altri due uomini sarebbero stati uccisi da almeno quatto colpi ciascuno e cinque delle vittime hanno ricevuto proiettili nella schiena.
In mezzo a tutti questi particolari ce ne è uno che getta un cono d'ombra sulla precisione delle notizie e pone interrogativi inquietanti: "pallottole calibro 9 millimetri".
Quasi sicuramente i militari israeliani avevano nelle fondine delle pistole di questo calibro, ma nel momento dell'aggressione, quando si sono trovati a dover fronteggiare decine di persone armate di bastoni spranghe e coltelli, e qualcuno anche di bombe Molotov; dovendo difendere la loro vita in quegli istanti concitati, cosa sarebbe stato più logico usare: i fucili mitragliatori che avevano già in mano e probabilmente pronti all'uso, oppure andare ad aprire le fondine estrarre le pistole ed armarle prima di fare fuoco?
[...]Considerando che i fucili mitragliatori in dotazione alle truppe d'assalto della marina israeliana sono i Colt M16 calibro 7X21 e non gli UZI calibro 9X18, arma non adatta ai compiti istituzionali della marina militare, da dove sono arrivati, eventualmente, i proiettili che hanno ucciso gli "attivisti"?
Considerando che due dei cinque soldati israeliani ricoverati dopo l'assalto erano feriti proprio da armi da fuoco di quel calibro, non è possibile pensare che nella bagarre chi ha sparato con pistole verso i militari israeliani che scendevano dagli elicotteri non si sia curato molto di chi c'era sulla linea di fuoco?
Posted by J.C. Falkenberg at 2:22 PM |
Labels: Gaza , Israele , Mavi Marmara
Perle da Tea-Party
Dall'intervista de l'Occidentale, "L'Italia del Tea Party vuole meno tasse e più libertà"
A proposito di movimenti, nel Nord-Est le "Tute Bianche" sono contro le tasse che deprimono l'iniziativa e la creatività individuale
Sono contento che Luca Casarini se ne sia accorto. Forse dopo aver fatto l'estremista ha finalmente iniziato a lavorare, provando sulla propria pelle che vuol dire cavarsela da soli.
Anche la Lega si batteva contro un fisco troppo oppressivo
Fino a quando non è diventata forza di governo.
Ricordiamo ai quattro gatti che ci leggono e che possono (al contrario di chi scrive), che a Roma il 26 di Giugno il Tea Party Italia sarà in piazza a protestare per l'eccesso di Stato nella vita dei cittadini e a distribuire i moduli per richiedere al datore di lavoro il proprio stipendio lordo, abolendo quella servitù feudale che è il sostituto d'imposta.
Posted by Unknown at 1:05 PM |
Labels: Banca d'Italia , Libertari , Tea Party
Fidenato , Santoro e la RAI
Bello vedere come la RAI abbia finalmente concesso spazio a Giorgio Fidenato, alla sua battaglia libertaria ed alla sua critica a tutto tondo verso la finzione che i collettivisti di vario colore ci vorrebbero far passare per realtà. Intristisce il pensiero che l'unico a dargli spazio sia stato Santoro, su AnnoZero, con pura finalità di strumentalizzazione: temiamo che il contenitore santoriano non screditi il contenuto.
HT: Phastidio
Pallywood 2 maritime edition
Ci risiamo: Reuters rinverdisce i fasti della propaganda filofondamentalista degli anni scorsi e ricomincia a taroccare fotografie ad uso e consumo del popolo "progressista" e di quello islamista. Questa volta, si tratta di immagini dell'operazione sulla Mavi Marmara, da cui nella versione Reuters spariscono i coltelli impiegati dai "pacifisti" palestinesi per aggredire gli israeliani, oltre al sangue israeliano versato nel loro entusiastico impiego.
Gli stessi che, poco prima, avevano risposto alla richiesta di fermare i motori per evitare l'arrembaggio con un gentile invito a "tornare ad Auschwitz".
Hat tip: The Right Nation