giovedì, novembre 10, 2005

Il nucleare in Italia sarebbe possibile? forse forse...

Carlo Stagnaro riflette su qualche strada poco battuta che potrebbe esser rimasta aperta anche dopo il referendum dell'87 (dall'Istituto Bruno Leoni):

"Diciotto anni fa l’Italia si pronunciava contro l’atomo. Ma in realtà nessuno dei quesiti referendari dell’8 e 9 novembre 1987 bandiva il nucleare. Perché nessun quesito riguardava la tecnologia nucleare in quanto tale. Il primo (approvato dall’80,6% dei votanti) cancellava la norma che consentiva al Ministero dell’Industria di subentrare coi poteri sostitutivi nel caso in cui le amministrazioni locali interessate non riuscissero a trovare un accordo sulla localizzazione degli impianti. Il secondo (passato col 79,7%) eliminava la possibilità di offrire compensazioni economiche a quei comuni che accettavano l’insediamento di centrali nucleari (e a carbone) sul loro territorio. Il terzo (71,9% di sì) impediva all’Enel, allora monopolista pubblico, di partecipare alla realizzazione e alla gestione di impianti nucleari all’estero. Di fatto gli effetti di quest’ultimo quesito sono cessati nel 2004 col riassetto del sistema energetico effettuato dal decreto Marzano."

Template Designed by Douglas Bowman - Updated to Beta by: Blogger Team
Modified for 3-Column Layout by Hoctro. Credits: Daryl Lau, Phydeaux3