giovedì, novembre 10, 2005

Un miliardo di cinesi, ma niente bare

Il New York Times ha un articolo sull'unico commercio che va male in Cina: le bare.
Il governo comunista ne ha vietato la fabbircazione dal 1949, all'interno dell'obbligo di cremazione per i defunti. Il divieto e' tuttora fatto rispettare.
Due considerazioni: la prima, ch eun govenro totalitario riesce a giungere a vette di ridicolo che lasciano sempre stupefatti; il secondo, che quando vuole il governo cinese riesce a far rispettare i decreti che emana, cosa che e' ben chiara anche all'autore dell'articolo, Keith Bradsher. La motivazione? quella di ogni tirannia: le leggi che vengono fatte rispettare sono soltanto quelle che interessano al tiranno, senza rispetto per il diritto.

By contrast to their success banning coffins, China's leaders have repeatedly failed at stamping out counterfeiting and copyright violations. Illegal copies of the latest Hollywood movies are sold openly for $1.25 apiece at a store around the corner from Longevity Lane, where a large banner also announces that 120 movies can be rented for the equivalent of $3.60.

The difference is that coffins and burials are seen as an even greater challenge to social controls than counterfeiting, which deprives American studios, actors and actresses of royalties but does not involve tricky issues like the control of land in perpetuity for a burial ground.


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