giovedì, dicembre 30, 2010
lunedì, dicembre 27, 2010
bombe alle ambasciate, ovviamente non a quella Venazuelana
Pacco bomba recapitato all'ambasciata greca a Roma. Allarme rientrato per quella venezuelana. Elementare, Watson. E rivelatore delle psicosi della sinistra. Nessuno metterebbe una bomba nell'ambasciata del Venezuela, governato da un dittatore socialista, ossia violento e squadrista. Troppo simile ai bombaroli, gente che vuole la pace a colpi di violenza codarda e la felicità del popolo tramite repressione economica che Lo ha sempre affamato e abbrutito.
Amici sinistri, smettetela d'infangare il buon nome dell'anarchia ed abbiate il coraggio di definirvi correttamente: terroristi bolscevichi, stalinisti o trotzkisti che dir si voglia.
Posted by Unknown at 1:57 PM |
Labels: Comunisti , Sinistra , Terrorismo
Come la "stabilizzazione" statalista genera instabilità
A pragCap si chiedono se contino ancora Lyr valutazioni basate sul valore: utili, flussi di cassa, redditività. I dati sintetici che distinguono nel medio periodo le aziende sane dall scommesse, insomma. La tesi di pragCap è che la "Greenspan put" abbia definitivamente alterato il mercato. In peggio, a mio parere.
Gli interventi continui delle banche centrali e dei governi vorrebbero stabilizzare il mercato, ma sembra che ottengano l'effetto opposto.
Invece di scelte che forniscono fondi ad aziende che crescono aumentando innovazione ed occupazione, veniamo premiati per anticipare il prossimo salvataggio o il prossimo stimolo.
Grazie alla Fed ed agli interventisti, non abbiamo più indicatori affidabili per l'allocazione delle risorse? se è così, siamo fregati: non esiste sviluppo senza investimento e se qualcuno trucca le carte, dagli investimenti passiamo al gioco d'azzardo. gli statalisti otterranno l'oppostodi quanto desiderano, almeno a parole. Se invece sognano di generare un fallimento di Stato da attribuire al mercato, così da giustificare ulteriore socialismo, allora sono sulla strada giusta.
EQUITY VALUATIONS ARE STRETCHED, BUT DOES IT MATTER?
Posted by Unknown at 9:45 AM |
Labels: Mercati , Socialismo
martedì, dicembre 21, 2010
I furbi bevono, gli stupidi si lasciano governare
Hat tip: Reason
Posted by J.C. Falkenberg at 10:13 AM |
Labels: Alcool , Fumo , Statalismo
domenica, dicembre 19, 2010
la lezione inascoltata di Dearborn: governo superfluo
Ford era a metà anni 2000 il grande malato dell'auto americana, messo peggio di GM e Chrysler. La società è rimasta privata ed ha superato la crisi senza il governo, al contrario delle due concorrenti. L'Economist ne parla oggi , in Epiphany in Dearborn. Una domanda che dovremmo porci: vista l'esperienza di Ford, era davvero necessario l'intervento del governo? Le due aziende sono comunque finite in bancarotta.
Posted by Unknown at 7:37 AM |
Labels: Ford , General Motors , GM
mercoledì, dicembre 15, 2010
Moody's minaccia il declassamento della Spagna
L'agenzia di rating Moody's ha posto il rating del Regno di Spagna in lizza per il declassamento. Nulla di sconvolgente, visto che al momento i rendimenti spagnoli segnalano già un merito di credito percepito come decisamente peggiore di quello italiano, che ha un rating "ufficiale" inferiore: i BtP a 5 anni rendono in media l' 1.27% in meno dei Bonos madrileni.
martedì, dicembre 14, 2010
Polidori, davvero tanto male per FLI?
Il voto della Polidori potrebbe essere un'àncora per FLI? Siamo certi che ai finiani convengano crisi e voto?
Posted by J.C. Falkenberg at 1:11 PM |
Labels: Futuro e Libertà , Gianfranco Fini
lunedì, dicembre 13, 2010
Dibble al Porro
“Berlusconi è uno dei politici che dura da più tempo in Europa e la sua popolarità in Italia garantisce la sua influenza nel panorama politico italiano nei prossimi anni- Ha fatto terminare il periodo di governi italiani inefficienti e deboli che hanno afflitto questo paese dalla fine della seconda guerra mondiale” . E ancora: ” La nostra relazione con il Cavaliere è complessa, ci ha aiutato a sviluppare i nostri interessi su molti piani in un modo e in una dimensione che il governo precedente non era intenzionato o capace di perseguire”.
Cari Commensali, tra le centinaia di note che Miss Dibble faceva alla sua amministrazione ci sono anche quelle che ho appena citato. Ovviamente ha anche scritto della “inefficacia” del Cav e della sua vicinanza a Putin. Ma mi chiedo, senza entrare nel merito delle confidenze da canellleria, come si possa far finta che la pars construens della Dibble non sia stata praticamente riportata da nessuno? Un’ideuzza ce l’avrei.
"
lunedì, dicembre 06, 2010
dacci oggi il nostro Gary Johnson quotidiano
Il Partito Repubblicano americano dovrebbe felicitarsi ogni singolo giorno per avere una persona come l'ex governatore del New Mexico Johnson fra le sue fila. E non perché abbia fumato marijuana, come dice il titolo della sia intervista al Weekly Standard, ma per le sue posizioni Libertarian eppure pragmatiche riguardo Israele ed aborto. E, sì, perché crede che Ayn Rand abbia ancora molto da dire.
Leggete l'intervista a Gov. Gary Johnson Su The Weekly Standard
Posted by Unknown at 8:56 PM |
Labels: libertarian , USA2012
sabato, dicembre 04, 2010
Perché una banca centrale?
Se lo chiede Gerald P. O'Driscoll Jr. sul Wall Street Journal: le banche centrali non si sono dimostrate necessarie né sufficienti per lo sviluppo di un moderno sistema finanziario. Gli USA ne hanno fatto a meno sino al 1913 ed il Canada, ad esempio, ha retto la Grande Depressione anche meglio degli USA pur non avendone una sino al 1935, quando gli venne praticamente imposta dall'esterno. Come fa notare O'Driscoll, vi sono molte proposte di riforma della Fed, ma non esiste un consenso sulle ragioni per cui essa debba esistere.
Questo non è un caso: non esiste un tale accordo, perché non è necessario avere una banca centrale. A meno, ovviamente, di essere politici alla ricerca di facili vie per drogare l'economia a fini elettorali o monetizzare il debito incorso sinora. Una banca centrale indipendente è un male minore di una asservita ai desideri politici, ma è un equilibrio instabile: la tentazione di abusare del proprio potere, dietro lo schermo di autorità "indipendenti" è eccessiva, in momenti di crisi. Esattamente come per i fondi pensione gestiti dallo stato, che vengono svaligiati appena se ne sent eil bisogno (vedi USA; Irlanda ed Argentina, in vari momenti). O si privatizza, o si abbandona.
Posted by Unknown at 2:33 PM |
Labels: Banche Centrali , federal reserve , fondi pensione , Moneta , Politica monetaria
venerdì, dicembre 03, 2010
OGM: In Vaticano qualcuno ragione
Sugli Ogm l’Accademia Pontificia delle Scienze riesce ad essere più razionale di buona parte dei nostri cosiddetti esperti. I figuri sempre pubblicati su giornali e TV ed esperti soprattutto negli stessi metodi impiegati dai venditori di metodi per vincere al Lotto fanno apparire il Vaticano un faro di progresso ed apertura al nuovo. Complimenti.
Gli Ogm sono un bene pubblico. Parola dell'Accademia Pontificia delle Scienze: "
"Dopo quindici anni di strumentalizzazioni ideologiche e corporative volte a confondere consumatori e opinione pubblica sulla pericolosità del cosiddetto “frankenstein food”, il Vaticano fa luce sul delicato e controverso argomento degli Ogm. Con il documento “Transgenic Plants for Food Security in the Context of Development” l’Accademia Pontificia delle Scienze prende una posizione netta sulla questione degli organismi geneticamente modificati definendoli un “bene pubblico comune”.
WIkileaks e il miracolo antiamericano
WIkileaks ha compiuto il miracolo: per la sinistra italiana, da sempre antiamericana, i dispacci del governo americano sono diventati improvvisamente la fonte inoppugnabile della della verità, anche quando riportano semplici opinioni e non dati di fatto suffragati da qualsivoglia prova. Sino a pochissimi mesi fa, ogni frase scritta da uno statunitense che non avesse mai bruciato la propria bandiera era considerata inaffidabile e atto di pura propaganda interessata.
Gli ex-comunisti sono cresciuti a pane e storie di complotti CIA, pensando che gli USA manipolassero la realtà esattamente come insegnavano e praticavano i loro padroni sovietici. GLI ex-cattolici avevano la medesima attitudine scettica, nutrita dal terzomondismo ACLI. siamo felici che, anche solo per pochi istanti, ritengono l'odiato americano attendibile.
Purtroppo sappiamo perfettamente che non è la verità oggettiva a contare: il giorno in cui saranno in disaccordo, la fonte sarà di nuovo maligna, non soltanto inattendibile. E' lo stesso meccanismo per cui anche gli avversari ideologici vengono occasionalmente cooptati, se esprimono una opinione che può essere interpretata in modo da andare a supporto delle tesi in voga al momento. Sarà, ovviamente, l'unica ricordata e l'unica che avrà mai diritto di cittadinanza; il liberale che s'illudesse di poter aprire un dialogo si ritroverà sfruttato e, quando non serve più, rapidamente abbandonato prima e dileggiato poi.
Posted by J.C. Falkenberg at 12:36 PM |
Labels: Sinistra , wikileaks.
giovedì, dicembre 02, 2010
Insolventi? Grecia, Irlanda, Portogallo, forse la Spagna.
Pensate che io sia eccessivamente pessimista? WIlem Buiter, ex blogger del FInancial Times appena assunto a Citigroup, è persino peggio.
Secondo Buiter, Irlanda e Portogallo sono già andati. La Grecia è in forse soltanto perché non è certo che il FMI e lA ue staccheranno la spina, faranno pagare il conto al resto dell'Eurozona (e qui concordo pienamente). La Spagna è in bilico sull0orlo del precipizio.
Le buone notizie? L'Italia dovrebbe essere al sicuro. Dovrebbe.
Personalmente, ritengo che l'intera Grecia e il sistema bancario irlandese siano ormai andati. Ogni euro prestato al governo ateniese e alle banche irlandesi serve a comprare tempo, ma non verrà quasi certamente restituito, a meno di trovare un altro pollo che presti denaro a banche e governi che hanno sprecato denaro e non hanno, n possono avere, i flussi di cassa per farcela. Accettare l'inevitabile e staccare la spina sarebbe più utile.
Al contrario, il governo irlandese ha dalla sua una nazione con una forza lavoro educata ed un'economia ancora flessibile e con del potenziale, nonostante i guasti causati dalla bolla immobiliare: la Tigre celtica, fino al 2002, era reale.
La Spagna potrebbe sopravvivere - a patto di buttare a mare la zavorra ed accettare la realtà: riforme e liberalizzazioni per aumentare le risorse in mano ai produttori di ricchezza e ristrutturazione del settore bancario delle Cajas.
Del Portogallo so troppo poco e quel poco mi preoccupa: poco flessibile, con poche industrie esportatrici, un'economia ancora rigida ed un settore finanziario opaco, una società orientata ad un corporativismo che offre pochi sbocchi.
Un'Italia in peggio, temo, anche se spero di sbagliarmi.
Hat tip:FT Alphaville
Posted by J.C. Falkenberg at 9:55 AM |
Labels: crisi finanziaria , Debito , irlanda , Mercati , PIGS , Portogallo , Spagna
mercoledì, dicembre 01, 2010
Nuovi piani europei per il debito: un salvagente americano per l'Europa e una pietra al collo per i produttori di entrambe le sponde dell'Atlantico
Giornata di ottimismo e recuperi per il debito dei paesi periferici europei. La scintilla è arrivata dalle voci di vari interventi e da un'ondata di acquisti da parte della BCE. Questi interventi rischiano di essere deleteri nel lungo periodo, ma nel breve hanno spezzato (a caro prezzo, se attuati) il circolo vizioso e hanno ala fine ottenuto un forte rialzo dell'euro, oltre a un rimbalzo feroce dei mercati.
Il piano di centralizzazione dell'emissione di debito nasconderebbe le debolezze dei paesi problematici dietro al copertura delle nazioni più forti, facendo pagare ai contribuenti francesi, olandesi e soprattutto tedeschi i vizi mediterranei e le intemperanze dei banchieri tedeschi in Irlanda e Grecia, ma risolleverebbe il mercato almeno nel breve periodo. E' uno schema analogo a quello che ha dato vita a Fannie Mae e Freddie Mac, garantite dal governo e in grado di sussidiare il mercato immobiliare americano senza pesare ufficialmente sui conti pubblici, salvo implodere in maniera spettacolare con perdite per centinaia di miliardi di dollari. Analogamente, pensiamo a quanto accade nelle Regioni italiane: il governo centrale s'indebita, poi gira le risorse raccolte alle regioni in deficit, coprendone i problemi e pagando interessi e capitale con il denaro prelevato nelle aree virtuose.
In teoria, il controllo centrale dovrebbe disciplinare gli enti viziosi. In pratica, vediamo quanto male questo funzioni in Italia: pensiamo davvero che funzionerebbe meglio questo sistema, se venisse gestito dall'euroburocrazia di Bruxelles?
martedì, novembre 30, 2010
Roma come il Cile? Magari
Posted by J.C. Falkenberg at 8:11 PM |
Labels: NIchi Vendola , riforme , sciopero , Socialismo , università
Mercati obbligazionari: Seconda giornata di panico per Italia e PIIGS
Il panico non accenna a placarsi sui mercati obbligazionari. SIa l'indice SovX che fgli spread fra BtP e bund stanno segnando nuovi massimi. La ripresa delle Borse sta tamponando l'emorragia, ma non è riuscita a riportare in territorio positivo né il mercato dei titoli di Stato né quello dei titoli societari.
Irlanda: mangiarsi il futuro per non ammettere il presente
Due chicche che aggiungono la beffa al danno irlandese.
lunedì, novembre 29, 2010
nove miliardi aiutano sempre
Recupero in volata per gli indici americani, che chiudono con un lieve ribasso dopo essere precipitati a ruota dietro a quelli europei. Al di là di molte ipotesi, rimane un fatto: la Fed oggi avrebbe dovuto acquistare altri 9 miliardi di dollari in titoli di Stato. Una dose di liquidità sicuramente utile a farsi un bel viaggio e a dimenticar ei malanni europei, almeno nel brevissimo periodo.
IL compagno Vendola è troppo collettivista persino per i compagni della Suprema Corte
Povero Vendola: pensava di potere istituire una piccola Puglia collettivista, e invece la Suprema Corte gli ha bocciato una legge dopo l'altra. Persino un rudere collettivista come la nostra Carta è troppo liberale per permettere le fughe in avanti di Nichi, che voleva nazionalizzare, pardon regionalizzare di tutto e di più, avocando all'arbitrio governativo interi settori della vita economica.
Cosa farà adesso il lìder maximo pugliese, i darà ad esternazioni simil-berlusconiane, o continuerà nella sua ipocrita sceneggiata, imitando la strategia di Obama: finto moderato nella retorica, devastane estremista di sinistra nella pratica?
Posted by Unknown at 4:46 PM |
Pubblico non è sinonimo di statale, non solo nell'acqua
Giordano Masini affronta bene la vicenda dell'acqua (statale) all'arsenico Non è la proprietà statale dell'acqua ad evitare danni ; Al contrario, indebolisce i controlli e la moltepicità degli attori che permette pesi e contrappesi nella gestione di un bene tanto prezioso. UNa società privata sarebbe controllatamolto più severamente da una burocrazia statale, o ancora meglio da istituti di sorveglianza privati e dai media, rispetto all'attuale controllo effettuato da una branca della burocrazia su di un'altr,a con l'indipndenza che possiamo immaginarci.
Una sola nota: non usiamo più il termine "pubblico", per favore, al posto di statale: è fuorviante. Acqua "pubblica" dovrebbe solo significare disponibile a tutti coloro che la pagano, senza discriminazioni. Una società che fornisca un servizio di questo tipo potrebbe essere benissimo privata, come accade in molti altri contesti. A contare, qui, è la proprietà governativa, statale. La confusione fra i due termini è il solito, patetico tentativo di inquinare la lingua per impedire un dibattito razionale. I collettivisti chiamano le pretese "diritti", i socialdemocratici "liberali", e così via, per acquisire un vantaggio morale, indipendentemente dalla bontà delle posizioni che propongono.
Posted by Unknown at 4:09 PM |
Labels: Acqua , lingua , Socialismo , Statalismo
Panico: PIGS ed Italia in affondamento nonostante il bailout
Il salvataggio irlandese, invece di ripristinare la fiducia, sembra avere dimostrato che il re è nudo. Aggiungete il risultato debole dell'asta italiana e capirete i dati qui sotto.
sabato, novembre 27, 2010
DOmande e risposte
Nicola si domanda:
Ma questi il mercato se lo sognano solo nei programmi elettorali?
"Posted by J.C. Falkenberg at 4:27 PM |
Labels: avvocati , Collettivismo , Liberalizzazioni , ordini pofesionali , Socialismo
mercoledì, novembre 24, 2010
Riforme strutturali in Europa: 1 immagine vale mille parole
Fonte: IMF Lifting Euro Area Growth: Priorities for Structural Reforms and Governance
"martedì, novembre 23, 2010
Bravo Gianmario
Chi scrive stima Saviano. Ma non lo ritiene la Bibbia. E così certi luoghi comuni sulla sua (e la mia) terra non mi piacciono. E non mi piacciono nemmeno certi discorsi sui rifiuti tossici che i cattivoni del nord hanno portato al Sud. Si tratta di un fatto noto, avvenuto con la compiacenza di camorre locali e cittadini poco coraggiosi. Per tacere dei politici locali. Però, queste attività criminali poco o nulla c’azzeccano con la gestione ordinaria dei rifiuti, con la raccolta differenziata, l’umido, le ecoballe, i Cdr, i termovalorizzatori, le discariche. L’eterna emergenza rifiuti è colpa delle nostre amministrazioni locali, dalla Regione ai Comuni. E a noi spetta risolvere il problema che noi stessi, e solo noi, abbiamo creato. Mentre la storia dei rifiuti tossici è un problema che deve risolvere la Magistratura, che pur lentamente sta lavorando. Il resto sembra il solito scaricabarile, tipica malattia italiota.
Posted by Unknown at 9:16 PM |
lunedì, novembre 22, 2010
Mai più file persi: Google fonde Office con Google Docs.
Posted by J.C. Falkenberg at 10:11 PM |
Labels: Google , Internet , Microsoft , produttività
Irlanda - Bailout? Quale Bailout?
sabato, novembre 20, 2010
Obama proclama la "giornata mondiale dell'imprenditore", ma pensa solo ai faccendieri.
Barack Obama ha provlamato la giornata nazionale dell'imprenditore.
Purtroppo, sia le sue azioni che le sue amicizie sembrano indicare come non conosca la differenza fra un faccendiere ed un imprenditore. Parliamo del Presidente che ha minato la certezza del diritto commerciale, si è vantato di aver aumentato burocrazia e regolamentazioni, interferisce allegramente con il funzionamento del mercato ogni volta che può e che, dulcis in fundo, vorrebbe alzare le tasse proprio sulla classe imprenditoriale.
Sarebbe una crudele ironia, la beffa dopo l'insulto, anche senza considerare un'ipotesi ancora più inquietante: che Obama non conosca la differenza fra imprenditori e faccendieri. Gli "imprenditori" di Obama non sono i produttori di ricchezza, se non incidentalmente. Sono coloro che hanno beneficiato di aiuti di Stato, dei favori di burocrati ed amministratori pubblici, o la cui carriera si basa su "affari" all'ombra delle pressioni politiche. D'altronde, Obama si è sempre circondato ed ha fatto carriera in un ambiente ben poveri d'imprenditori, ma pieno, oltre che di terroristi e razzisti, di faccendieri come Tony Retzko, condannato di recente, o come il suo ex "zar dell'automobile", Steve Rattner, colto con le mani nel sacco a corrompere consiglieri di fondi pensione e che rischia l'interdizione a vita dall'industria finanziaria.
Hat tip (con alcunoe interessanti note storiche) su Downsizing the federal government
Posted by J.C. Falkenberg at 6:18 PM |
Labels: Barack Obama , Sinistra , Socialismo
giovedì, novembre 18, 2010
Irlanda: la farsa continua
Posted by J.C. Falkenberg at 11:33 AM |
Labels: Banche , Banche Centrali , irlanda , unione europea
martedì, novembre 16, 2010
La nostra destra -crosspost
La nostra destra
La destra vuole meno tasse. E vuole meno stato.
La destra crede negli italiani, e per questo rispetta la volontà che hanno espresso alle elezioni politiche.
La destra crede che lo stato, come il Governo, siano troppo spesso un problema. Non la soluzione dei problemi.
Per questo la destra vuole più mercato e sa bene che, anche in italiano, le parole "sono del governo e sono qui per aiutarla" suonano molto male.
La destra ritiene meritevoli di apprezzamento tutti i cittadini che fanno impresa, non solo quelli che danno da lavorare agli immigrati onesti.
La destra è orgogliosa delle proprie missioni in Kosovo, Afghanistan e Iraq perché è convinta di essere stata e di essere, come molte altre volte è accaduto, dalla parte giusta della storia. Non si vergogna di dirlo, e per questo lo ribadisce con forza. E cita tutte queste missioni di pace, non una soltanto.
La destra ricorda Falcone e Borsellino come due eroi e ricorda con altrettanta chiarezza quelli che stavano contro Falcone e Borsellino.
La destra crede che siano per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti ci sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità.
(cross-posted @ Freedomland @The Right Nation)
Fini, perché l'ammucchiata?
Credevo che in caso di elezioni Fini sarebbe andato da solo, massimizzando la sua figura di leader, la coerenza programmatica del suo nuovo partito e la sua rivendicata identità di destra (moderna ed europea, s'intende). Pare invece intenzionato ad imbarcarsi in un'impresa terzopolista (con Udc, Api, e con l'Mpa dell'inquisito Lombardo!), che nonostante la pretesa di rappresentare un nuovo centrodestra, apparirà un'operazione centrista, centralista e meridionalista. Dovrà dividersi con Casini la leadership; dovrà spiegare ai propri simpatizzanti che l'agenda laica è rinviata a data da destinarsi; spiegare molto bene agli italiani cosa lo unisce oggi all'ex arci-nemico Rutelli; e infine spiegare come mai, dopo tutto questo casino, non sarà neanche questa volta lui (probabilmente) il candidato premier di questo Terzo polo.Personalmente, avrei apprezzato Fini quale campione di quella parte di centrodestra insoddisfatta del poco dinamismo governativo. L'ammucchiata con le serpi neodemocristiane rinforza la sensazione di un tattico troppo raffinato per il proprio bene, perché incoerente con le proprie stesse premesse: lo stesso errore che fece D'Alema quando accettò l'abbraccio mortale dell'Udr. Possiamo solo sperare in un ravvedimento operoso da parte di quella che è e deve restare una costola della destra.
Posted by J.C. Falkenberg at 2:11 PM |
Labels: Crisi2010 , Futuro e Libertà , Gianfranco Fini , Silvio Berlusconi
Cpme eliminare il deficit
COme eliminare il deficit
Posted by J.C. Falkenberg at 9:08 AM |
mercoledì, novembre 03, 2010
Emergenza Maltempo, responsabilità fiscali e soluzioni possibili
Se piove non è colpa del governo, ma la nostra nazione viene depredata della metà del proprio reddito da una classe politica che pretende di farlo per i "beni pubblici essenziali", fra cui persino gran parte dei liberali inserisce almeno ordine pubblico e strade. IL risultato? Centinaia di festival culturali e le opere pubbliche languono, facendo sì che una pioggia di due giorni diventi una tragedia.
venerdì, ottobre 29, 2010
Kirchner, il miglior epitaffio per il saccheggiatore dell'Argentina
L'argentino Nestor Kirchner è stato il più presentabile dell'ultima ondata populista che affligge l'America Latina. Le sue politiche hanno portato una breve ripresa, al prezzo del saccheggio dei ceti produttivi (oltre che dei fondi pensione degli argentini) e di una pesante ipoteca sul futuro della nazione, motivo dell'impopolarità della moglie, attuale presidente del paese.
martedì, ottobre 26, 2010
The Venetian Conspiracy
Posted by J.C. Falkenberg at 12:33 PM |
Labels: Metastoria , Storia , Venezia
Il Tesoro di Geithner nasconde 40 miliardi di perdite
lunedì, ottobre 25, 2010
La Fed imita Bernie Madoff: i dati.
giovedì, ottobre 14, 2010
I minatori cileni dovrebbero ringraziare il capitalismo
Posted by J.C. Falkenberg at 8:45 AM |
Labels: capitalismo , cile
lunedì, ottobre 11, 2010
Incoerenze elleniche
lunedì, ottobre 04, 2010
Terre rare in Cina: chi di mercato ferisce, di mercato perisce
Posted by J.C. Falkenberg at 3:53 PM |
Labels: Cina , Materie prime , Mercati , terre rare
Verdi in Brasile: successo e rischi per la lotta alla povertà
venerdì, ottobre 01, 2010
Correa e il doppiopesismo "progressista"
Google, Berlusconi e la paranoia a sinistra
Google ieri ha dedicato un doodle per gli utenti italiani per festeggiare il compleanno di Berlusconi? Non è vero ma l’abile bufala di alcuni web designers ha fatto letteralmente impazzire tantissimi sinistri di casa nostra. Su Twitter non appena è stata lanciata la notizia subito è salita l’indignazione degli internauti di fede sinistrata: non sono mancati i “vergogna”, i “non userò più google”, i “ditemi che non è vero”, i “siamo in una dittatura” e “altro che ventennio”. La burla tra l’altro era anche più o meno facilmente smontabile ma per gli ossessionati antiberlusconiani la sola possibilità di un evento del genere è stata fonte di mal di pancia dolorosi.
Alla fine dopo ore di passaparola virale la bufala è stata scoperta e i poveri boccaloni nostrani hanno tirato un sospiro di sollievo.
Posted by J.C. Falkenberg at 12:53 PM |
Labels: Silvio Berlusconi , Sinistra
Tea Party Diffamazione: il giornalismo canaglia fa scuola
martedì, settembre 28, 2010
Scuole: e Superman in Italia?
martedì, settembre 21, 2010
Comunismo e socialismo
Posted by J.C. Falkenberg at 11:10 AM |
Labels: Socialismo
lunedì, settembre 20, 2010
Capezzone, Akesson Separati alla nascita?
Non se se abbia proprio ragione Camillo che li dichiara gemelli o quasi, ma di certo si nota un'inquietante aria di famiglia fra il leader Democratico (di estrema destra) Jimmi Akesson e il nostro Daniele Capezzone.
Il sottoscritto ammette che per un attimo ha temuto che il leader dei Democratici Svedesi fosse un altro Akersson, Frederik, chitarrista delal band di progressive metal Opeth. Un rapido controllo ha chiarito l'equivoco, come si evince dalla fotografia qui sotto:
Posted by Unknown at 4:39 PM |
Labels: Daniele Capezzone , Humour , Svezia
La descrizione squilibrata dei fanatismi
[...]
Ciò che non viene mai fatto notare è che l’equivalente del gesto minacciato dal reverendo in Florida avviene praticamente ogni giorno in decine di luoghi un po’ in tutto il Medio Oriente e nel mondo a maggioranza islamica, e non per mano di singoli svitati senza alcun seguito, bensì ad opera di personaggi influenti della politica e della religione, o di mass-media che godono di enorme seguito. Ogni giorno vengono riversate dosi massicce di menzogne, allo scopo di fomentare la
gente a odiare l’occidente. Ogni giorno vi sono buddisti, cristiani, indù ed ebrei che subiscono persecuzioni e a volte vengono fisicamente cacciati da paesi a maggioranza musulmana, senza che nessuno nel potente establishment occidentale se ne accorga, e men che meno protesti.
Purtroppo è vero che le regioni del mondo a maggioranza musulmana stanno al fanatismo razzista come l’Arabia Saudita sta al petrolio, e Hollywood sta al cinema. Avevo pensato di inserire qui qualche esempio specifico, ma i casi sono talmente tanti che preferisco rinviare il lettore alla consultazione di siti [in inglese] come MEMRI, Palestinian Media Watch, Foreign Broadcast Information Service, Survey of World Broadcasts, o all’edizione in inglese dei giornali arabi.
A proposito, secondo dati dell’FBI relativi al 2008, negli Stati Uniti si sono registrati dieci volte più manifestazioni di antisemitismo (per l’esattezza 1.013) che di pregiudizio anti-islamico (105). E quante sono state le manifestazioni di odio anti-cristiano, nel 2008, negli Stati Uniti? Solo quattro meno di quelle anti-musulmane (101). Ma non si dimentichi che negli Stati Uniti, in Europa e in Israele i comportamenti fanatici sono opera di soggetti privati:
trasmissioni radio, pastori cristiani o singoli cittadini che agiscono in nome e per conto proprio, a fronte – su questi temi – di una disapprovazione politica e sociale del 99%.Quando invece calunnia, istigazione e odio religioso, nazionale, etnico o di altro genere si verificano in Medio Oriente, sono quasi sempre il frutto di atti dei governi, o approvati dai governi. Coloro che lo fanno sono spesso sul libro paga dei governi, hanno accesso a istituzioni controllate dallo stato e vengono ricompensati per ciò che fanno e dicono. A differenza della disapprovazione al 99% che impera in occidente per azioni e parole “di odio”, nel Medio Oriente a maggioranza islamica praticamente nessuno osa levare la voce contro questi comportamenti, ad eccezione di un minuscolo gruppo di moderati (spesso perseguitati).[...]
Tutto questo giustifica la presenza in occidente di estremisti fanatici o del rogo del Corano? Naturalmente no. Ma c’è
qualcos’altro che tutto questo non giustifica: rifiutarsi di riportare, analizzare e condannare ciò che avviene quotidianamente nei paesi a maggioranza islamica, per di più con il sostegno del pubblico e l’approvazione ufficiale.
[...]Barry Rubin (Da: Jerusalem Post, 13.9.10)
Posted by J.C. Falkenberg at 4:03 PM |
Labels: Corano , Florida , Fondamentalismo , Islam
Problemi alla latina per il governo greco
e ultime notizie dalla Grecia non sono particolarmente positive e sottolineano la difficoltà di migrare da una economia assistenziale corporativa ad un assetto di mercato, più sostenibile.
Posted by J.C. Falkenberg at 2:43 PM |
Labels: corporativismo , Francia , Grecia , Italia
Casa o casino delle libertà?
: Jean: L'Unione di destra?: "
Dopo il discorso di Silvio Berlusconi alla festa de 'La Destra', sembra chiaro l'intento di costruire una nuova Casa delle Libertà. Una nuova alleanza che comprenda anche micro partiti del'1%, di dubbia fedeltà e coerenza politica. Contenti voi..."
Posted by J.C. Falkenberg at 1:26 PM |
Labels: Centrodestra , PdL , Silvio Berlusconi
Obama ci fa rivalutare Carter
Splendida copertina della National Review:
Posted by J.C. Falkenberg at 9:48 AM |
Labels: Barack Obama , Carter , Reagan
lunedì, settembre 13, 2010
Il Social Media Marketing de noantri
"Beth è il nostro nuovo Marketin Manager per i social media. A proposito, la società proibisce l'uso di Facebook e Twitter al lavoro. Ovviamente, fiddiciamo di chi lo usa da casa. Ehi, se blogghi di quanto siamo loffi, sarai licenziata!!"
L'aspetto più inquietante è che sembra una situazione molto, molto plausibile. Soprattutto da questa parte dell'Atlantico.
Hat tip: OnlineRoby
Posted by Unknown at 12:47 PM |
Labels: Dilbert , Humour , Internet , social media
venerdì, settembre 10, 2010
Milton Friedman fa ancora scuola
Posted by J.C. Falkenberg at 3:56 PM |
Labels: Educazione , mercato , Scuola
Nicolas Sarkozy, l'esempio sbagliato
Posted by J.C. Falkenberg at 1:56 PM |
Labels: Destra , Francia , Nicolas Sarkozy
giovedì, settembre 09, 2010
Belgio: l'Italia sarebbe potuta finire così
Posted by J.C. Falkenberg at 3:43 PM |
Labels: assistenzialismo , Belgio , Lega , Secessione , Socialismo
Bravo pirla, prof
Solo mezza cattedra e 600 euroal mese al miglior prof d'Italia: Ha solo 8 ore a settimana, ma ha rifiutato un'offerta dagli Usa: «Amo il mio Paese»".
Posted by J.C. Falkenberg at 12:00 PM |
Labels: Educazione , Scuola
martedì, settembre 07, 2010
Stress test bacati, il segreto di Pulcinella
Posted by J.C. Falkenberg at 4:49 PM |
Labels: Banche , Collettivismo , Crisi , Mercati , Socialismo
Debito, un'immagine vale mille parole
lunedì, settembre 06, 2010
MIrabile risposta
Tutta da leggere la Risposta liberaledi Liberty Soldier al discorso di Fini a Mirabello . Da queste parti si sono apprezzate due cose: la prima, l'impegno a rimanere nel centrodestra e a non cercare ribaltoni di palazzo; dall'altra, l'impegno a proseguire nell'attuazione del programma. Speriamo che si metta di urlare al tentativo di ribaltone, di cui non si vede traccia.
Posted by J.C. Falkenberg at 3:55 PM |
venerdì, settembre 03, 2010
La carica dell'elefante, una lezione per il Caimano?
Posted by J.C. Falkenberg at 11:10 AM |
Labels: Centrodestra , Gianfranco Fini , GOP , Norquist , Silvio Berlusconi , USA2010
giovedì, settembre 02, 2010
USA: Barbour contro Obama nel 2012?
Su Pajamas Media si fanno già previsioni per la campagna presidenziale 2012. Al momento, il consenso che sembra emergere è che i candidati repubblicani più titolati verranno dalle fila dei governatori degli Stati, visto l'orientamento anti-Washington dell'elettorato. Il governatore del Mississippi Haley Barbour avrebbe le migliori chance: ha gestito benissimo i due disastri di Katrina e di Deepwater/BP, uscendone addirittura rafforzato. Un avversario perfetto contro un presidente che sembra sempre più perdersi, quando si passa dalla teoria all'azione pratica.
Posted by J.C. Falkenberg at 1:04 PM |
Labels: GOP , Presidenziali2012 , USA2012
lunedì, agosto 30, 2010
Prodigi del collettivismo bipartisan
Sarebbe buona cosa che il Presidente del Consiglio si ricordasse del proprio elettorato, perchè abbiamo l'impressione che i numerosi problemi di Palazzo, sembra lo abbiano un po' distratto, almeno stando a certe decisioni politiche. E qui sta la spiegazione di alcuni cali di consenso.
(...) lettura del quotidiano la Repubblica. Qui ho trovato la seguente definizione degli elettorati di destra e di sinistra: «È di destra chi vota avendo per guida i propri interessi, di sinistra chi vota pensando all’interesse collettivo» (Michele Serra). Un esempio perfetto di credenza metafisica, ossia di quel tipo di affermazioni che – non potendo essere confermate né falsificate – facevano andare in bestia il filosofo della scienza Karl Popper.
Per controllare la verità della credenza di Serra, infatti, dovremmo poter conoscere:
• qual è l’interesse collettivo (i migliori cervelli del ’900, compreso Kenneth Arrow, si sono arresi di fronte al problema);
• in che cosa consistono gli interessi di ogni individuo (ammesso che esistano, che lui li conosca, e che qualcuno li possa accertare);
• che cosa effettivamente farebbero i politici dei due schieramenti una volta al governo, e quale impatto le loro decisioni avrebbero sulle nostre vite (questioni che vanno ben oltre le capacità dei migliori analisti e futurologi).Quel che possiamo fare, invece, è rispondere a una domanda assai meno ambiziosa: quali sono i gruppi sociali meno propensi a votare a destra (e quindi più inclini a votare Pd e Idv) e quali sono quelli più propensi a votare a destra (e quindi a scegliere Pdl e Lega)? La risposta, basata su una indagine nazionale condotta dall’Osservatorio del Nord Ovest nel 2008, è che Pd e Idv attirano laureati e diplomati, pensionati, dipendenti pubblici, lavoratori con contratto a tempo indeterminato, mentre Pdl e Lega attirano lavoratori autonomi, precari, disoccupati, giovani lavoratori, casalinghe.
Tendenzialmente, il Pd rappresenta la società delle garanzie, ossia l’insieme dei soggetti che già possono contare su varie forme di tutela, e sono quindi primariamente interessati a non perderle. Il Pdl, invece, rappresenta la società del rischio, ossia l’insieme dei soggetti più deboli o più esposti alle incertezze del mercato, per lo più dimenticati dalle organizzazioni sindacali. A quanto pare, dopo un biennio (quello dell’ultimo governo Prodi) in cui tutte le attenzioni della politica governativa si sono rivolte ai già garantiti, gli esclusi e i non garantiti hanno visto nel Pdl un’occasione di riscossa. Se questa ricostruzione empirica del voto ha qualche fondamento, la credenza che il voto a sinistra sia disinteressato e quello a destra sia autointeressato si trova improvvisamente di fronte un fatto imbarazzante: i segmenti più deboli della società italiana preferiscono la destra, quelli più tutelati preferiscono la sinistra.Conclusione logica: se il voto a destra si fonda sugli interessi, e i deboli votano a destra, vuol dire che – secondo loro – la sinistra ha smesso di tutelarli. (...)
Luca Ricolfi Il Giornale
Posted by J.C. Falkenberg at 4:11 PM |
Labels: Destra , Liberalismo , Silvio Berlusconi